Pillole di formazione manageriale

di AdActa Consulting s.r.l. · 31 maggio 2023

Tag: Management

Riportiamo 3 brevi video del nostro Business Partner AdActa Consulting, su differenti aspetti della formazione aziendale.

A che cosa serve (veramente) la formazione manageriale?

Tante volte, quando si parla di formazione manageriale, ci si chiede se – in fin dei conti – non si parli semplicemente di agire secondo buon senso.
In una certa misura questo è vero: possiamo definire la formazione manageriale come “buon senso condensato” che ci serve per affrontare situazioni ad alto tasso di criticità e per gestire l’emotività che inevitabilmente si manifesta in questi frangenti.
Come i soccorritori o i piloti lavorano con protocolli, schemi e checklist, così anche i manager devono disporre di un bagaglio di tecniche, metodi e strumenti per affrontare con successo ed efficacia le sfide della vita lavorativa. Ed è proprio questo l’obiettivo della formazione manageriale e comportamentale.

Qui il link – A cosa serve (veramente) la formazione manageriale – YouTube

Che cos’è il coaching e perché è utile per la vita professionale?

Che cos’è un percorso di coaching? Lo potremmo definire come una strada verso il miglioramento e lo sviluppo del benessere personale e collettivo, una crescita personale e professionale non solo di singoli individui, ma anche di un intero team.
Esistono infatti diverse tipologie di coaching; il coaching individuale (tradizionalmente più conosciuto), il team coaching (dove il coach lavora con un intero team di lavoro) e il group coaching (dove le singole persone, una volta apprese le tecniche di base, si supportano a vicenda scambiandosi reciprocamente i ruoli di coach e di coachee).
A che cosa può servire un percorso di coaching? Per individuare una strategia o un piano di azione per raggiungere i propri obiettivi personali o professionali; per migliorare le relazioni a 360° (con capi, colleghi, collaboratori o interlocutori esterni); per far fronte a eventuali difficoltà connesse a un cambio di ruolo o di prospettiva; per realizzare un futuro lavorativo che possa essere appagante e gratificante.

Tutto questo seguendo il metodo delle “4R”:
–  responsabilizzazione, cioè l’impegno attivo del coachee, ovviamente con il supporto del coach;
–  relazione paritetica, cioè l’assenza di giudizi o imposizioni da parte del coach;
–  ricettività, cioè la disponibilità del coachee all’ascolto e alla ricezione di feedback;
–  rigenerazione, cioè la capacità del coachee di apprendere dal percorso di coaching e rafforzare le proprie
potenzialità per continuare a ricavare benefici anche in futuro.

Qui il link –  Attività: Coaching – YouTube

Video: A proposito di assessment e valutazione del potenziale…

L’assessment è una metodologia di valutazione del personale aziendale per determinare l’insieme delle caratteristiche comportamentali: si realizza solitamente mediante l’osservazione diretta, da parte di professionisti qualificati, di prove individuali o di gruppo progettate ad hoc per fare emergere particolari capacità o competenze. È un prezioso strumento di indagine, complemento ideale della valutazione delle prestazioni, e permette di capire le reali potenzialità di crescita e di sviluppo di manager e professional.

Gli assessment possono avere obiettivi diversi, tra cui:
– valutare le capacità potenziali di coloro che in azienda sono destinati a una posizione diversa dall’attuale;
– analizzare le competenze presenti in una popolazione aziendale predefinita ai fini di pianificare una strategia di
sviluppo delle risorse;
– misurare il livello di competenze soft già possedute dai membri di un gruppo manageriale prima di avviare un
percorso di formazione specifico in azienda;
– fornire un supporto ai processi di selezione di gruppo, per scremare il numero di candidati per selezioni dedicate a
professional, o ai processi di selezione individuale per selezioni dedicate a figure manageriali.

L’aspetto più importante per la buona riuscita di un assessment è la progettazione sulla base degli specifici fabbisogni delle aziende clienti e delle caratteristiche dei partecipanti da coinvolgere: per questo è necessario un forte coinvolgimento della committenza aziendale fin dalle primissime fasi e un’attenta (e condivisa) individuazione delle dimensioni e delle capacità da osservare e valutare.

Qui il link –  Attività: Assessment – YouTube

 

 

 

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