Consiglio di Stato. Limite agli emolumenti pubblici al vaglio della Corte Costituzionale

A decorrere dal primo maggio 2014, il limite massimo retributivo riferito al Primo Presidente della Corte di Cassazione è fissato in euro 240.000 annui al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali e degli oneri fiscali a carico del dipendente (art. 13, comma 1, Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014, convertito, con modifiche, dalla Legge 23 giugno 2014 n. 89, con decorrenza dal 24 giugno 2014).
Questo è il limite massimo del trattamento economico annuo onnicomprensivo di chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni (art. 23 – ter Decreto Legge n. 201 del 06 dicembre 2011, convertito, con modifiche, dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214).

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Progetto di legge delega per la riforma della giustizia tributaria: una proposta dei principi e criteri direttivi

Con l’approvazione parlamentare del PNRR e l’invio dello stesso alla Comunità Europea, si può dire che si è messa in moto, finalmente, la riforma fiscale e la contemporanea riforma della giustizia tributaria.
Entro al massimo due mesi è attesa la proposta del Parlamento che, secondo il PNRR, sarà la base della legge delega da approvare entro il 31 luglio 2021.
Dopo di che entrerà in campo la Commissione di esperti per la definizione dei decreti attuativi entro il 2022.
Quindi, entro il 31 luglio 2021, dovrà essere approvata la legge delega anche per la riforma della giustizia tributaria, ormai attesa da molti anni da tutti i contribuenti e professionisti.
Con questo mio articolo, si segnalano i principi ed i criteri direttivi per il riordino strutturale dell’organizzazione della giustizia tributaria. Chiunque voglia lasciare un commento a questa proposta può farlo nello spazio dedicato.

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